Ricordando Mauro Maulini

Visita alla mostra permanente delle opere del Maestro Mauro Maulini, presenti al Castello Conti.

“Io non lavoro Sogno!” Così amava ripeterci Mauro Maulini parlando della sua lunga passione artistica.
Uno sguardo onirico, ma con i piedi ben saldi a terra, in un divertissement della fantasia che ancor oggi ci coinvolge.
Paul Klee diceva che “la vera arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è”. Il vero artista, attraverso la sua opera, sopravvive alla finitezza della propria vita, restituendo nell’assenza la sua più acuta presenza.

E’ sufficiente guardarci intorno, attraverso le tracce lasciate in Cantina: sculture, disegni, dipinti, collage, etichette… testimonianze cromatiche dei tanti eventi organizzati con il Maestro Maulini nel tempo, per ritrovare la nitidezza del suo tratto, l’incanto e la giocosità, la leggerezza e il lirismo emotivo, la poesia e l’eleganza di un’opera d’arte vissuta come continua ricerca, in una fusione di forme sorprendenti.
Arte palpitante di luci e ombre in equilibrio, come contrasti vibranti d’itinerari visionari, finestre della memoria aperte sul silenzio misterioso della vita, trasformato alchemicamente in musica.

Mauro Maulini è stato pittore, grafico, scenografo, progettista  e costruttore di marionette. Nato a Pettenasco, in riva al lago d’Orta nel 1927, ha studiato figura a Milano all’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua prima personale risale al 1973, successivamente ha esposto in Italia e all’estero con circa cento mostre personali e sue incisioni sono nei maggiori cataloghi nazionali di grafica di Bolaffi e Mondadori. Dal 1972 si è dedicato alla grafica d’arte, ha inciso all’acquaforte circa duecento lastre e ha pubblicato numerose cartelle di grafica, alcune ispirate a poeti come Montale, Giudici e Sinigallia.
Ha collaborato con la televisione svizzera Italiana e con il celebre Teatro Gianni e Cosetta Colla, per il quale ha realizzato sculture, scene e maschere per il Segreto del bosco vecchio di Dino Buzzati e per Il Gelsomino nel paese dei bugiardi di Gianni Rodari, scrittore la quale ha dedicato mostre e illustrazioni.
Alla vigilia della scomparsa avvenuta nell’estate del 2012, Interlinea ha pubblicato il suo testamento artistico, il volume Sculture dipinte, dedicato all’ambone dell’isola di San Giulio con testi della badessa madre Anna Maria Cànopi, di Carlo Carena e della scrittrice Laura Pariani.

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